Oggi si celebra il Congresso regionale del Partito Socialista pugliese.
Approfitto dell’occasione per inviare i miei migliori auguri di buon lavoro a tutti i compagni e le compagne.
Il Congresso tratterà temi di politica nazionale, a partire dallo scenario caratterizzato da un Governo in cui fa da traino la Destra estrema, e questioni di interesse regionale, con particolare riguardo alle politiche agricole, ambientali, sociosanitarie e del lavoro.
Sono sicuro che non mancherà una riflessione accurata sulle elezioni regionali del 2020.
Qui la posta in gioco è quella di non disperdere le conquiste fatte in 15 anni di governo di centrosinistra. Sia pure con errori, abbiamo saputo portare la nostra Regione fuori dallo scenario stereotipato e sedimentato negli anni, di Regione depressa e periferica, dando inizio a percorsi di sviluppo prima inimmaginabili, che oggi fanno della nostra terra un luogo conosciuto e apprezzato in Italia, in Europa e nel Mondo.
Un percorso virtuoso, iniziato con la presidenza Vendola e oggi interpretato dalla presidenza Emiliano.
Sono convinto che serva il contributo di tutti le forze progressiste che con senso di responsabilità dovranno elaborare una strategia per evitare di consegnare anche questa Regione a una Destra a traino leghista.
Mi auguro che, sulla scorta della rovinosa esperienza delle recenti elezioni europee, dove le forze progressiste che non si sono riconosciute nel PD, che hanno superato il 7%, non hanno voluto (o saputo o potuto) fare sintesi, e di conseguenza non sono riuscite a superare la soglia di sbarramento del 4%, disperdendo speranze ed entusiasmi e accrescendo di fatto il risultato degli avversari, in vista delle elezioni regionali dell’anno prossimo abbiano la lucidità di cambiare registro e di sostenere una Lista Unitaria di Sinistra.
In Puglia lo scorso 27 maggio queste forze, prese separatamente, hanno raggiunto oltre il 9%, una percentuale di tutto rispetto. Mi riferisco a al risultato conseguito da + Europa e Italia in Comune (5%), Sinistra Italiana (2.2%) e Europa Verde (2%), a cui – per le prossime regionali – andranno sommati i consensi certi che in questa Regione hanno Articolo Uno, i Socialisti e Forze del migliore civismo democratico.
Sarebbe sbagliato dividersi, soprattutto in considerazione di alcuni fondamentali valori che accomunano queste esperienze e in considerazione del fatto che in questi 15 anni queste esperienze, sia pure diverse fra loro, hanno saputo fare squadra.
Il mio auspicio è che la Sinistra pugliese faccia appunto squadra. Facendoci guidare da alcuni principi programmatici fondamentali e condivisi, l’antifascismo, la difesa della Costituzione, le battaglie per il lavoro, il sostegno alla casa, la sanità pubblica, la scuola pubblica, dobbiamo presentare all’elettorato una Lista progressista e solidamente ancorata nella vincente tradizione del Centrosinistra pugliese.
Mi rivolgo oltre che al mio partito, Articolo Uno, a Sinistra Italiana, Italia in comune, Rifondazione, Partito Socialista, i Verdi, Più Europa oltre al grande valore aggiunto delle associazioni e dei comitati di ispirazione civica presenti in tantissime città pugliesi. Insieme si può, possiamo farcela!
Se lo faremo, tutti insieme, sono sicuro che i risultati non mancheranno.
Mino Borraccino
Assessore regionale allo Sviluppo economico