L’approvazione della doppia preferenza di genere è un’occasione che la Puglia non può e non deve perdere. Su questo non sono più ammissibili né strumentalizzazioni né tantomeno pretesti. Occorre piuttosto che l’intero Consiglio regionale sia unito e determinato.
Sono stato il primo a depositare nel 2015, a pochi giorni dall’insediamento, la prima proposta di legge che intende porre le condizioni per l’accesso in Consiglio regionale a un maggior numero di donne. Dopo di me sono arrivate le proposte dei colleghi Borraccino e Maurodinoia. Tutte bloccate in Commissione per la visione ottusa e regressiva di chi si erge oggi a paladino nonostante fino a ieri abbia preferito tacere o, peggio ancora, abbia contribuito, nella scorsa legislatura, all’affossamento dell’istituto “grazie” al voto segreto.
Oggi non è più il momento di tacere. Dobbiamo dire sì alla doppia preferenza, sì all’abbattimento di tutte quella disparità che ancora oggi impediscono pari rappresentanza di donne e uomini nella massima assise regionale.
Su un tema tanto importante quanto trasversale come questo continueremo con forza, caparbietà e serietà nella nostra battaglia. Chiediamo pertanto di portarla subito in Aula e sfidiamo tutti i gruppi e tutti i consiglieri a metterci la faccia e a votarla, senza chiedere il voto segreto.