Parlamento Europeo, Borraccino: “L’elezione di Davide Sassoli a Presidente del Parlamento Europeo è una buona notizia per l’Italia”

| Politica

I candidati alla presidenza del Parlamento europeo votati dall’Assemblea di Strasburgo erano quattro: David Sassoli per i socialisti, Ska Keller (tedesca) per i Verdi, Jan Zahradil (ceko) per i Conservatori e Sira Rego (spagnola) per la Sinistra.

In precedenza erano stati nominati – non eletti – una popolare (Ursula Von der Leyen, tedesca) al vertice della Commissione Europea e un liberale (Charles Michel, belga) al Consiglio Europeo. Inoltre,  i capi di Stato e di Governo europei hanno ufficialmente nominato la francese Lagarde a candidata presidente della BCE

L’italiano Davide Sassoli è stato eletto poche ore fa, a voto segreto, Presidente del Parlamento Europeo. L’incarico ricoperto finora da Antonio Tajani, di Forza Italia, rimane in mano italiana, ma non è la stessa cosa: Sassoli, infatti, è stato eletto Deputato europeo dal maggiore partito di opposizione in Italia, ed è il solo italiano fra i vertici istituzionali europei.

Solo il Pd, tra i partiti italiani, ha votato David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo. Forza Italia, a quanto si apprende, si è astenuta. La Lega e Fratelli d’Italia – che urlano ogni giorno e ad ogni occasione “prima gli Italiani” – hanno votato per Jan Zahradil (Conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle ha invece lasciato libertà di coscienza.

Davide Sassoli è entrato in RAI nel 1992, e precisamente nel TG3 del compianto Sandro Curzi. Ha collaborato con Michele Santoro e ha condotto vari programmi In RAI 1 e RAI 2.

Nel suo primo discorso da Presidente, ha sottolineato la necessità di rivedere gli accordi di Dublino sui flussi migratori e ha sottolineato con forza l’importanza dell’istituzione comunitaria: “L’Unione europea non è un incidente della Storia, siamo i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia”.

E ancora: “Dobbiamo restituire la fiducia reciproca fra cittadini ed istituzioni – ha aggiunto – e servirà tutta la nostra ambizione ed il nostro coraggio per affrontare le grandi sfide del cambiamento climatico, della giustizia sociale, del governo delle politiche migratorie, della crescita e delle condizioni di pari opportunità e dei diritti per tutti”.

Un risultato inaspettato, dopo l’ennesima vittoria dell’asse Merkel-Macron, che hanno piazzato due donne iper-rigoriste ai vertici delle istituzioni europee, due donne che difficilmente concederanno grandi libertà di manovra al nostro governo giallo-verde.

Ciò che è avvenuto dimostra che su messaggi chiari, che richiamano politiche riformiste fondate su sviluppo eco-sostenibile, diritti, uguaglianza e crescita, giustizia sociale e mobilità, il campo progressista riparte. Se il PD in Italia resta ancora frenato dalle micro-correnti e impegnato nelle lotte tra autoproclamati capi e capetti, in Europa si respira un’aria diversa.

Allora, i miei più fervidi complimenti a Davide Sassoli. Sono fiducioso che egli, dal suo alto scranno istituzionale, saprà riaffermare il progetto europeo delle origini, quello di Altiero Spinelli e degli altri antifascisti di Ventotene, fondato su un umanesimo sociale e liberale, contro il ritorno del nazionalismo antistorico e reazionario.

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