Il Recovery Fund è senza ombra di dubbio una buona notizia per il nostro paese. Quando questi fondi arriveranno saremo chiamati a utilizzarli al meglio, evitando di disperderli in misure poco lungimiranti. Il Governo ha il dovere di puntare piuttosto su misure che aumentino la competitività economica, attraverso l’innovazione e la modernizzazione, e affrontino una serie di nodi strutturali: dalla sanità a un welfare più vicino e rispondente ai nuovi bisogni, dalle grandi disuguaglianze sociali ai problemi legati al lavoro per garantire più sicurezza e meno precarietà. Serve, soprattutto nel Mezzogiorno – che non può continuare ad essere la palla al piede del Paese – un piano straordinario di investimenti pubblici nei trasporti per strade e ferrovie migliori, nelle scuole e per la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. Stringente è anche la questione ILVA Taranto e il ruolo che l’Italia vuole giocare nel settore della siderurgia. Quello che sta avvenendo nell’impianto tarantino è il frutto di anni di mala gestio dei governi precedenti. Ci vuole una netta inversione e una forte assunzione di responsabilità da parte dello Stato per garantire al contempo lavoro, salute, ambiente e sicurezza. Abbiamo ora un’opportunità unica e dobbiamo saperla cogliere.