La Giunta Lupoli punta a capitalizzare il recente riconoscimento di ‘Città turistica’ istituendo la tassa di soggiorno a partire dai prossimi mesi.
Coinvolte da tale provvedimento sarebbero tutte le strutture ricettive presenti sul territorio comunale: alberghi, bed and breakfast, campeggi, villaggi turistici, affittacamere, appartamenti e case per vacanze, agriturismi, immobili in locazione breve e alloggi all’aria aperta.
L’ imposta dovrà essere corrisposta da ciascun turista, in base al numero di pernottamenti, alla struttura ricettiva, che poi dovrà riversarla mensilmente all’Ente comunale secondo quanto sarà previsto dal regolamento che la maggioranza porterà prossimamente in Consiglio comunale.
La decisione di procedere all’istituzione di tale imposta ci appare discutibile e di certo non può essere un atto prioritario per la nostra comunità, che mira prima ad accrescere e consolidare la propria vocazione turistica e che meriterebbe attenzione ed interventi di promozione del turismo da parte di una Amministrazione che invece punta esclusivamente e nuovamente a fare cassa per rimpinguare i bilanci dilaniati da anni di propria malagestione.
Prima di giungere in Consiglio comunale, riteniamo opportuno chiedere al Sindaco di avviare una fase partecipata di consultazione con gli operatori dell’intero sistema turistico, discutendo la proposta di regolamento e dunque di istituzione dell’imposta con tutti i soggetti che vario titolo contribuiscono ad alimentare l’economia e il turismo locale e si occupano di accoglienza sul territorio.
E’ indispensabile ascoltare il punto di vista, le istanze e le proposte degli operatori del settore, valutandone attentamente sia l’opportunità di istituzione dell’imposta sia l’eventuale destinazione d’uso della stessa, affinché qualunque provvedimento in tale ambito possa essere contestualizzato in un progetto più ampio di costruzione di una profonda identità e programmazione turistica del territorio.
Agli albergatori l’Amministrazione Lupoli non può solo chiedere di riscuotere una tassa per conto del Comune: una buona Amministrazione dovrebbe intraprendere un percorso di ascolto, sostegno e collaborazione che punti a raggiungere obiettivi di sviluppo condivisi per il territorio.
In ogni caso, non possiamo evitare di evidenziare che l’applicazione di un simile provvedimento in questo momento delicato per tutta l’Italia ed in particolare la nostra regione e provincia, risulterebbe quantomeno inopportuna!
In ragione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus, che sta già ripercuotendosi e si ripercuoterà negativamente sui flussi turistici e sulle prenotazioni per la prossima stagione estiva, noi di Articolo Uno chiederemo comunque al Sindaco, nel caso di approvazione del regolamento, di rimandare l’applicazione dell’imposta al 2021, al fine di incentivare le presenze sul territorio e non penalizzare gli operatori in questa fase già particolarmente difficile.