Ecolio 2 s.r.l., Abaterusso: “Intervenga direttamente il Presidente Emiliano”

| Ambiente

Mettere in atto tutte le misure necessarie per ottenere la chiusura definitiva dell’impianto Ecolio 2 s.r.l. presente nei Comuni di Presicce-Acquarica del Capo; sospendere immediatamente il procedimento di riesame dell’A.I.A. dell’impianto e degli eventuali procedimenti autorizzativi di altri impianti potenzialmente pericolosi per la salute e l’ambiente del territorio interessato sino a nuova valutazione sullo stato di salute delle popolazioni dei Comuni interessati e nuova valutazione dei suoli e delle acque di falda nei comprensori di tali Comuni. È quanto chiede Ernesto Abaterusso, Consigliere regionale, in una mozione presentata in Consiglio regionale.

“La vicenda dell’impianto Ecolio 2 s.r.l. – spiega Abaterusso – necessita di risposte urgenti e certe ai tanti interrogativi e alle tante preoccupazioni che da tempo affliggono i cittadini e gli amministratori dei Comuni coinvolti. Nonostante già da tempo abbia espresso la mia opinione in merito all’impianto in questione, ritengo doveroso tornare sull’argomento alla luce, anche, delle ultime osservazioni della L.I.L.T. e dai pediatri dei Comuni nei quali insiste il sito di trattamento dei rifiuti liquidi speciali pericolosi e non, i quali evidenziano come vi sia un aumento dell’incidenza e della mortalità per patologie oncologiche e come, nelle aree verdi dei Comuni limitrofi a quello interessato dall’insediamento Ecolio 2, via sia una concentrazione di inquinanti a forte potenzialità cancerogena, con valori simili a quelli che si registrano a Cerano e nel rione Tamburi di Taranto”.

“Di fronte alle continue segnalazioni e alle forti preoccupazioni delle associazioni, dei comitati, dei cittadini e delle Amministrazioni comunali chiedo l’impegno diretto del Presidente Emiliano, il cui compito è quello di salvaguardare i territori e la salute dei cittadini, di dare risposte urgenti a una comunità, quella del basso Salento, che ha il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro. Lo si faccia in fretta per impedire che la situazione ambientale di questo angolo di Puglia, già fortemente provata, diventi irreversibile” conclude Abaterusso.

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