Fa piacere constatare che in queste ore così concitate e calde pochissimi mainstream nazionali si sono accorti dell’entrata in vigore del Decreto Ministeriale 77 che cambierà, in meglio, la vita degli italiani.
È un provvedimento legislativo che porta la firma del Ministro della Salute Roberto Speranza e che segna, ancora una volta, il passo nelle politiche della promozione del diritto alla salute attraverso la nascita e l’organizzazione capillare di strutture di assistenza di prossimità: una risposta immediata e vicina territorialmente ai bisogni di natura sanitaria dei cittadini.
La svolta storica per la medicina territoriale è rappresentata dalla costruzione delle Case di Comunità, strutture sanitarie aperte 7 giorni su 7, 24 h su 24, con personale sanitario competente per qualsiasi tipo di patologia. Inoltre, a supporto di tali strutture, ci saranno gli Ospedali di Comunità, in grado di gestire patologie acute, aggravamenti di malattie croniche e fasi post ricovero.
Grazie all’impegno del Ministro Speranza si va verso una nuova assistenza di prossimità che si pone come alternativa all’ospedale e che può essere agevolmente accessibile a tutti, specie a coloro che hanno difficoltà a raggiungere i nosocomi, spesso lontani dal luogo di residenza.
Ora le Regioni dovranno, per legge, entro il gennaio 2023, dare un impulso decisivo verso l’organizzazione e il funzionamento di una sanità “territoriale” adeguata. Solo così sarà possibile concretizzare, per la prima volta, un investimento straordinario e senza precedenti nelle politiche della promozione del diritto alla salute.
Ringraziamo il Ministro Speranza per aver creduto in questo nuovo modello e aver fornito gli strumenti necessari per renderlo realtà.
Eccola la differenza più grande tra sinistra e destra.