Grazie all’intervento del Capogruppo, on. Federico Fornaro, la vertenza Axist di Grottaglie approda alla Camera dei Deputati e presto sarà oggetto di discussione in Parlamento.
E’ stata infatti protocollata, nella mattinata odierna, l’interrogazione parlamentare, con risposta scritta, rivolta ai Ministri dello sviluppo economico, on. Giancarlo Giorgetti, e dell’economia e delle finanze, on. Daniele Franco, per chiedere un intervento urgente per risolvere la gravissima situazione che si sta determinando a Grottaglie.
Come Articolo Uno Federazione di Taranto siamo, infatti, alquanto preoccupati per l’evolversi di questa vertenza, poiché l’azienda Axist, operante nel sito di Grottaglie, ha comunicato la cessazione dell’attività e l’avviamento della procedura di licenziamento collettivo per tutti i 35 lavoratori in forza presso lo stabilimento appartenente al gruppo Leonardo Aerostrutture.
Ringraziamo l’on. Fornaro per aver intrapreso tempestivamente questa azione condividendo con noi la preoccupante notizia degli ennesimi licenziamenti.
Sono infatti oltre 700 i lavoratori dell’indotto tarantino della Leonardo che hanno perso il lavoro recentemente, nonostante la Leonardo continua a sostenere, in tutte le sedi di incontro, la previsione di un incremento dei volumi produttivi già nel prossimo anno, con una ripresa stabile nel 2024.
Alla luce di questo, dunque, nell’interrogazione si chiedono le motivazioni della scelta di Axist di avviare la procedura di licenziamento collettivo, mentre poteva ricorrere all’utilizzo di altri strumenti anche straordinari in grado di garantire la salvaguardia occupazionale.
Ricordiamo che Axist svolge a tutti gli effetti lavorazioni indispensabili e di rilevante importanza per il ciclo produttivo delle fusoliere dell’aereo di linea boeing 787 da ormai più di dieci anni e, tra l’altro, con attrezzatura di proprietà di Leonardo.
Articolo Uno chiede al Governo di intervenire e si unisce all’appello delle organizzazioni sindacali che chiedono a Leonardo di porre rimedio alla vertenza Axist, rispetto a quanto sancito nell’accordo Divisionale siglato il 17 gennaio u.s. anche per salvaguardare la filiera dell’indotto. Un gruppo come Leonardo, il cui maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze, ha una “responsabilità sociale” a cui non può sottrarsi di fronte a situazioni che mettono in difficoltà i lavoratori, le loro famiglie e tutto il territorio.
Massimo Serio
Segretario provinciale Articolo Uno Taranto